TIMFin

Joint Venture tra Santander Consumer Bank e TIM

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Sicurezza in rete

TIMFin utilizza il sistema di criptazione SSL 128 bit, basato sul protocollo Secure Sockets Layer (il miglior sistema di sicurezza per il web). Un doppio livello di protezione basato sul riconoscimento di un codice utente e della relativa password garantisce l'accesso all'Area Clienti. Per aumentare la sicurezza, l'invio al domicilio del codice cliente e della password avviene separatamente e in giorni diversi in modo da aumentarne la sicurezza.

VeriSign Secured

Questo sito ha scelto i Certificati SSL VeriSign per gestire transazioni sicure e comunicazioni riservate.

Alert sul Phishing e sulle truffe

TIMFin informa che si è diffusa una modalità di truffa online (chiamata "Phishing") che, senza violare i sistemi di sicurezza della società, punta a catturare in modo fraudolento i codici di accesso dei clienti.

Ciò avviene attraverso la ricezione di una e-mail, che sembra inviata dalla società stessa, in cui si richiede di accedere ad un link (che sembra riportare al sito ufficiale) e di inserire i propri codici di accesso. Il cliente, senza accorgersi di nulla, si collega al sito del truffatore e ad esso trasmette le informazioni personali inserite.

In altri casi, le e-mail contengono un allegato che, se aperto, installa sul computer un programma per permettere al truffatore di accedere alle informazioni riservate presenti sul computer del cliente oppure di "vedere" quello che il cliente sta digitando.

Si raccomanda di non dare mai seguito a e-mail o telefonate che richiedano di inserire e/o comunicare i propri codici di identificazione (codice cliente, codice utente, password) in quanto le politiche di sicurezza della società non prevedono in alcun caso la richiesta di tali dati.

Ricordiamo pertanto a tutti i clienti di:

  • Non comunicare a nessuno i propri codici di accesso ai servizi online
  • Diffidare delle e-mail che richiedono il login al sito
  • Non aprire e-mail ritenute sospette
  • Diffidare da tutte le comunicazioni con cui si viene informati di una vincita alla lotteria con richiesta di pagamento di tasse, oneri o commissioni per poter incassare il premio

Attenzione alle truffe on line!

Se hai ricevuto delle e-mail con le quali ti è stata comunicata una vincita alla lotteria e ti è stata richiesta l'effettuazione di un bonifico o l'invio di dati personali, ti preghiamo di non tenerne conto in quanto non provenienti dalla nostra società.

TIMFin non richiede mai l'inserimento di tuoi dati personali tramite una e-mail.

Se hai ricevuto una e.mail di questo tipo, ti invitiamo a informare subito il nostro call center o a girarla al seguente indirizzo e-mail segnalazioni@timfin.it.

Di seguito riportiamo le istruzioni dell'ABI - Associazione Bancaria Italiana per evitare le truffe:

  • Diffidate di qualunque e-mail che richieda l'inserimento di dati riservati riguardanti codici di carte di pagamento, chiavi di accesso o altre informazioni personali: la vostra banca non richiederà tali informazioni via e-mail.
  • È possibile riconoscere le truffe via e-mail con qualche piccola attenzione; generalmente queste mail:
    • non sono personalizzate e contengono un messaggio generico di richiesta di informazioni personali per motivi non ben specificati (es. scadenza, smarrimento, problemi tecnici);
    • fanno uso di toni intimidatori, ad esempio minacciando la sospensione dell'account in caso di mancata risposta da parte dell'utente;
    • promettono remunerazione immediata a seguito della verifica delle proprie credenziali di identificazione;
    • non riportano una data di scadenza per l'invio delle informazioni.
  • Diffidate di qualunque e-mail che richieda l'inserimento di dati riservati riguardanti codici di carte di pagamento, chiavi di accesso o altre informazioni personali: la vostra banca non richiederà tali informazioni via e-mail.
  • Non cliccate su link presenti in e-mail sospette, in quanto questi collegamenti potrebbero condurvi ad un sito contraffatto, difficilmente distinguibile dall'originale. Anche se sulla barra degli indirizzi del browser viene visualizzato l'indirizzo corretto, non vi fidate: è possibile infatti per un hacker far visualizzare un indirizzo diverso da quello nel quale vi trovate realmente. Diffidate inoltre di e-mail con indirizzi web molto lunghi e contenenti caratteri inusuali.
  • Quando inserite dati riservati in una pagina web, assicuratevi che si tratti di una pagina protetta: queste pagine sono riconoscibili in quanto l'indirizzo che compare nella barra degli indirizzi del browser comincia con "https://" e non con http:// e nella parte in basso a destra della pagina è presente un lucchetto.
  • Diffidate se improvvisamente cambia la modalità con la quale vi viene chiesto di inserire i vostri codici di accesso alla home banking: ad esempio, se questi vengono chiesti non tramite una pagina del sito, ma tramite pop-up (una finestra aggiuntiva di dimensioni ridotte). In questo caso contattate la vostra banca tramite il call center o recandovi in filiale.
  • Controllare regolarmente gli estratti conto del vostro conto corrente e delle carte di credito per assicurarvi che le transazioni riportate siano quelle realmente effettuate. In caso contrario, contattate la banca e/o l'emittente della carta di credito.
  • Le aziende produttrici dei browser rendono periodicamente disponibili on-line e scaricabili gratuitamente degli aggiornamenti (cosiddette patch) che incrementano la sicurezza di questi programmi. Sui siti di queste aziende è anche possibile verificare che il vostro browser sia aggiornato; in caso contrario, è consigliabile scaricare e installare patch.
  • Sia le e-mail che i siti di phishing tentano spesso di installare sul computer della vittima codice malevolo atto a carpire le informazioni personali in un secondo momento, attivandosi nel momento in cui vengono digitate. Si può impedire tale operazione tenendo sempre aggiornato il software anti-virus presente sul proprio computer.
  • Internet è un po' come il mondo reale: come non dareste ad uno sconosciuto il codice PIN del vostro bancomat, allo stesso modo occorre essere estremamente diffidenti nel consegnare i vostri dati riservati senza essere sicuri dell'identità di chi li sta chiedendo. In caso di dubbio rivolgetevi alla vostra banca.
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